Rielabora il finale...in prima persona. 
Solo che invece di scappare impaurito intervieni coraggiosamente...
A quel punto mi alzai, corsi coraggiosamente dalla mia carissima poltrona nella quale usavo leggere e che era la capofila.
Chiesi il perchè di tutto questo ed essa, in coro con le altre poltroncine, mi rispose che me lo meritavo perchè non avevo portato con me loro, cioè i mobili, al teatro per guardare la rappresentazione di Harvey.
Mi dissero anche che stavano facendo il trasloco dalla mia vicina Elisabeth, la signora anziana che impazziva per i miei mobili.
La signora Elisabeth voleva essere chiamata signorina: anche se aveva centodieci anni si sentiva giovane ,e ogni volta che andavo a farle una visita diceva che si è giovani dentro e non fuori.
Decisi di fare un patto con i miei mobili.
Io mi sarei comportato meglio e ogni volta che al teatro c'era una reappresentazione dovevo discutere con i miei mobili se dovevo andare o no.
Se si fosse deciso che sarei andato al teatro,al mio ritorno avrei fatto rivivere la rappresentazione teatrale.
Essi mi promisereo che non sarebbero più scappati di casa.
Allora tornammo in casa felici e contenti,anzi loro contenti ma per me sontentoperchè ci volle una nottata per rimetterli al proprio posto.
Chiara 5^H
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... anche la mia scrivania.
A quel punto pensai di tornare in casa altrimenti avrei perso in poco tempo tutti i miei mobili. Chiusi la porta e con grande coraggio disse a tutti quelli strani oggetti che avrei offerto loro del the o del caffè. Così tutti insieme bevemmo e loro mi spiegarono che si erano comportati in quel modo perchè io non li avevo puliti e spolverati per molto tempo. Allora io promisi che non avrei più usato per loro dei buoni detersivi profumati.
Tutti così tornarono zitti e buoni in casa al loro solito posto ed io me ne andai a letto.
ANGELA B 5°H
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.........Allora pensai :"Basta! Non posso far andare via i miei mobili......dove vivrò?".
Fermai con forza i miei mobili e chiesi: "Dove andate? Questa è la vostra casa!" mi risposero le posate:"Tu non stai mai a casa! E noi vogliamo un pò di compagnia!......Siete d'accordo con noi amici mobili?!?" la lampada disse:"Si, siamo d'accordo!".
A quel punto pensai che avevano ragione loro e dissi:"Facciamo così: io non voglio rimanere tutta la mia vita ni casa quindi, quasi tutte le volte che uscirò, voi, verrete con me, ma dovrete vivere in questa casa e non ve ne dovrete mai andare...d'accordo?" 
"Si!!!" risposero in coro. 
Rientrarono tutti in casa e feci un respiro profondo. "Si, però c'è un piccolo problema" pensai "qui tutti i mobili vogliono il bacino della buona notte!!!" quindi, fui costretta a farmi tutto il giro della casa.
La mattina dopo uscimmo. Sembravamo una banda. Il mio pianoforte conosceva quasi tutti i mobili della città e stava sempre a salutare, mentre, io e gli altri mobili, parlavamo un pò di tutto.
"Oh mio Dio!!" pensai "ci sono più mobili che uomini".
Andammo al parco e al supermercato. A mezzogiorno ritornammo a casa e cominciai a cucinare con i mobili femmina.
Passarono un bel pò di anni e capii solo una cosa:
AVEVO TROVATO LA MIA VERA FAMIGLIA!!! 
SILVIA 5^G
 
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