giovedì 9 ottobre 2008

La rivista professionale

Ecco la copertina della rivista professionale più gettonata dalla destra al potere.

La rivista a cui il ministro ha inviato, giorni fa e in via del tutto riservata e personale, una lettera aperta con tante belle promesse per i docenti italiani.

E loro ci hanno fatto la copertina del mese di Ottobre.

Il titolo, ognuno lo può constatare, è lo specchio più fedele di quanto sta succedendo sulla pelle degli insegnanti





Peccato che il ministro Brunetta dichiari al contempo che i 1300 euro al mese guadagnati mediamente da un docente italiano siano uno stipendio fin troppo elevato. Il nostro disprezzo per questi signori non ha limiti...


Cronache dal mondo civile

Montecitorio, martedì 7 Ottobre, dibattito prima del voto di fiducia alla Camera sul decreto Gelmini

Zeller, parlando a nome delle Minoranze linguistiche, ha annunciato che «la provincia autonoma di Bolzano non intende adeguarsi alla norma che ripristina il maestro unico: provvederemo a mantenere l'attuale assetto delle scuole primarie con un'apposita legge provinciale»"


Così si faaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

lunedì 6 ottobre 2008

Una prece

Nel giorno dell'ennesimo tracollo borsistico mondiale, che ha fatto dire anche al papa quelle parole semplici e vere, ma mai facili da pronunciare e soprattutto da pensare (tant'è che sono già sparite dal sito del Corriere della Sera e neppure io me le ricordo troppo bene...)sul denaro


I soldi sono niente, è solida sola la parola di Dio


UNA PRECE

(si lo so che si dice ai defunti ma in attesa del voto di fiducia di domani sera...)



 

martedì 5 agosto 2008

Ascesa alla vetta del Gran Pilastro

      E così anche queste vacanze in Alto Adige se ne sono andate.

Sono rientrato alla base ieri pomeriggio, dopo aver concluso in bellezza, con l'esperienza del pernottamento al rifugio e dell'ascesa verso la cima.

Esperienza inusuale per noi del sud eppure tanto praticata dagli amici altoatesini e dai vicini austriaci, che sabato sera affollavano le cuccette del rifugio Gran Pilastro, a quota 2710; una serata deliziosa e dalla temperatura gradevole, che purtroppo non abbiamo potuto godere in pieno per via dei ferrei regolamenti del rifugio, con ritirata obbligatoria a partire dalle ore 22.00.

     Eravamo partiti da Riobianco verso le 8 e mezza e alle 10 avevamo raggiunto la bella cittadina di Vipiteno, ai confini con l'Austria, dove era fissato l'appuntamento con il professor Domenico Filippini, la nostra ormai abituale guida alpina!

Per l'occasione c'era con lui anche l'amico Luigi, direttore della Casa di Riposo di Pralboino. Insieme a loro abbiamo risalito la val di Vizze e, dopo aver lasciato le auto a quota 1700, in tre ore di cammino abbiamo raggiunto il bel rifugio Hochfeilerhuette.






Vipiteno









A cena abbiamo potuto apprezzare, oltre alle abbondanti portate, anche la giovialità di altoatesini e austriaci, stimolata dalla birra che scorreva a fiumi...






Quella che vedete è la milanese servita a Domenico, il quale la scruta un po'...perplesso?




La mattina successiva sveglia alle 6 e mezza, colazione veloce a base di caffelatte, pane burro e marmellata e poi alle sette e un quarto partenza verso la vetta. Percorso di 800 metri di dislivello. Tempo buono e durata prevista, per la sola ascesa, di circa 2 ore e 15 minuti. Partono convinti in tre: Luigi, Domenico e Ivan. Io  un po' titubante li seguo a distanza, mentre Mariada preferisce un percorso alternativo verso il ghiacciaio.

La montagna è letteralmente tappezzata di stelle alpine!






Dopo un breve tratto di ferrata, dove ci aiutiamo con fune fissa, scalette e...braccia, il percorso si fa erto risalendo la dorsale della grande montagna con ripide serpentine. Man mano che si sale il paesaggio si fa più aspro e il colpo d'occhio decisamente più aereo. Tutte le Alpi Aurine scorrono sotto di noi.





Dopo quasi due ore di duro cammino, arrivato a quota 3350, all'inizio della crestina finale, il punto più critico di tutto il percorso, decido di fermarmi. Ma i tre proseguono, sono già avanti insieme al folto gruppo di escursionisti che affollano le pendici sommitali. A sinistra si apre un impressionante baratro sul ghiacciaio del versante settentrionale, in territorio austriaco, verso la cima di Hochferner.









Questi alcuni fotogrammi di quella mattina, sono le 9 e trenta e la cima si presenta a tratti avvolta dalle nubi, in altri momenti limpida e affollata. Ma sicuramente più emozionanti sono le immagini e le riprese girate da Ivan e Luigi, arrivati in vetta, col professor Domenico che lascia a loro l'onore degli ultimi, difficili, 50 metri.







La relazione del professor Domenico è pubblicata sul suo sito all'indirizzo

http://www.lemontagnedidome.com/granpilastro.htm

giovedì 31 luglio 2008

Escursione al rifugio Giogo Lungo

Ieri finalmente una intera bella giornata estiva, la prima da quando siamo in Alto Adige, con tanto sole e senza pioggia. Ne abbiamo approfittato per una lunga ma spettacolare escursione tra la valle Rossa e la valle del Vento. Il rifugio era posto a metà dell'itinerario ad anello, a quota 2602, ai piedi dell'imponente parete ghiacciata del Pizzo Rosso (mt. 3463)








Dal giogo la vista spazia a 360 gradi sulle vette della valle Aurina, tra cui la Vetta d'Italia e il Picco dei Tre signori








vedi altre foto

 




















martedì 29 luglio 2008

Escursione al rifugio Porro

Una domenica di relativo riposo, la mattina a Weissenbach e il pomeriggio tra Braies e San Candido, con bel concerto finale dell'ensemble Katharsis, organizzato nell'ambito delle settimane mahleriane nella suggestiva cornice della Collegiata di San Candido.




IL LAGO DI BRAIES



la collegiata di San Candido



Lunedì invece lunga escursione tra i monti di Weissenbach, fino a raggiungere il rifugio Porro (2420 mt.)

Prima parte in costante ripida pendenza, tra  boschi e malghe. Poi lungo giro in costa per la Kellerbauer hohe weg (alta via) con spettacolari colpi d'occhio sulle vette delle Alpi Aurine, su ghiacciai e fondovalle.
 








domenica 27 luglio 2008

Ascesa al rifugio Ponte di ghiaccio

L'escursione di ieri partiva dal lago di Neves, a quota 1860, situato in val dei Molini, sopra l'abitato di Lappago.




La meta prevista era il rifugio Ponte di ghiaccio, quota 2545, raggiunto dopo una tranquilla camminata, in costante ma moderata salita, della durata di due ore. Lungo il sentiero numerose le tane di marmotte




Arrivati al rifugio ci siamo rifocillati con una super padella di pastasciutta




Quindi, sebbene a stomaco pieno, abbiamo ripreso il cammino verso la Forcella bassa di Punta bianca (mt. 2976) da dove si ridiscende per l'attraversamento della vedretta gran Pilastro, in direzione dell'omonimo rifugio e della vetta più alta delle Alpi Aurine, la nostra ambita meta di queste vacanze.

In un'ora di cammino, senza grosse difficoltà ma in parte faticoso, siamo al valico.




Da lì la vista spazia in basso verso il rifugio Gran Pilastro, ma soprattutto in alto verso la vetta, a quota 3511 metri.




Sulla via del ritorno, ma già in prossimità del rifugio, si scatena un temporale con pioggia e grandine. Ecco cosa lascia per terra in soli quindici minuti.




Passata la tempesta riprendiamo la discesa verso il lago, concludendo l'escursione sotto la pioggia, un po' bagnati ma soddisfatti e convinti che l'ascesa al Gran Pilastro sia nelle nostre possibilità. In una giornata più clemente però!










sabato 26 luglio 2008

Breve tour dolomitico

Come annunciato la giornata di ieri è stata dedicata ad un tour dolomitico che ci ha portati dalla val Badia






poi al rifugio Lagazuoi, con veloce salto in funivia, al cospetto delle Tofane






quindi, passando per Cortina d'Ampezzo al lago di Misurina





infine a Dobbiaco, per far rientro poi a Riobianco in val Aurina



Oggi tentativo d'ascesa al rifugio Ponte di Ghiaccio, quota 2545



venerdì 25 luglio 2008

Da Riva di Tures al rifugio Roma

Il miglioramento meteorologico tanto atteso è arrivato, e ieri abbiamo completato la prima escursione vera e propria della stagione, con salita al rifugio Roma, al cospetto delle vedrette di Ries.

Partenza dal ridente paesino di Riva di Tures (1585 mt.)



La meta era appunto il rifugio Roma, a quota 2279, e la vasta area morenica circostante, che abbiamo esplorato solo in parte. Nella marcia di avvicinamento, su percorso in costante ma moderata salita, all'interno del fitto bosco di conifere a quota 2000 abbiamo superato su un ponticello una stupenda cascata



Dopo due ore di cammino siamo giunti al rifugio, dove abbiamo consumato un frugale pasto per poi spingerci oltre, verso le imponenti vedrette






Oggi le gambe riposano. E' previsto un tour dolomitico tra val Badia, Falzarego, Cortina, Misurina e Dobbiaco. 

mercoledì 23 luglio 2008

Weissenbach - 23 LUGLIO - 7 gradi centigradi

Diario di queste vacanze in valle Aurina.

Dopo la prima passeggiata di avanscoperta, il tempo non è stato molto clemente, anzi...

Ieri pertanto abbiamo fatto una puntatina in auto fino a Casere, la località più a nord d'Italia, 1600 metri di quota, tanto freddo e un po' di pioggia. Breve camminata a raggiungere la chiesetta dello Spirito Santo(heilige Geist), dopo esserci riscaldati con un ottimo brulè di mele.



Oggi escursione bagnata a malga Goege (mt.2029), accompagnata addirittura da qualche spruzzatina di neve, che ha messo in agitazione alcune mucche mentre pascolavano nei paraggi (una ha addirittura tentato una sortita nel rifugio, prontamente allontanata dai gestori).




La malga si trova sopra Weissenbach (Rio Bianco), il paesino dove stiamo trascorrendo queste, per ora, gelide vacanze. Speriamo in un miglioramento.

Le informazioni sul meteo, giorno per giorno, valide sebbene un po' ottimistiche, sono disponibili sul sito del nostro Andreas, all'indirizzo




http://www.schneiderhof.it/tempo-alto-adige.php




ECCO LA CASA CHE CI OSPITA






LA CHIESA PARROCCHIALE DI WEISSENBACH, SOTTO CASA