lunedì 19 novembre 2007

Scrivere di sè

Il blog era, un po' di tempo fa

solo un diario...

Ora è molto di più, o forse solamente altro.

La scrittura autobiografica resta però uno strumento utilissimo nelle mani dell'educatore.

Intanto, mi vien da dire come insegnante, per mostrare agli studenti che non si scrive solo per il prof.

Ma anche e soprattutto per i tanti motivi riportati da
Silvia Montevecchi in questo suo interessantissimo progetto, da cui sto traendo spunto per avviare con i miei nuovi studenti di prima (ma anche di terza) un percorso appunto di scrittura autobiografica.



  • Raccontare ciò che ci è accaduto o ci sta accadendo, metterlo sulla carta, buttarlo fuori, è già di per se stesso un atto liberatorio, catartico.

  • Vuol dire dunque prendersi del tempo per sé, prendersi cura del nostro io, in sintesi: volerci bene.

  • Significa conoscerci di più. [...]Dare risposte a vecchie domande.

  • E’ una forma di autoanalisi, che aiuta – laddove se ne senta il bisogno -  a trovare risposte personali, autentiche, a problemi personali, per i quali nessuno, nessun altro può cercare soluzioni al nostro posto.

  • E' anche un modo per cercare la felicità.

  • Significa offrire ad altri la possibilità di conoscerci così come noi ci percepiamo.

  • Offrire ad altri delle ipotesi di soluzioni per chi può trovarsi in situazioni analoghe.

  • Narrare di sé, aiuta ad acquisire sicurezza superando la paura del giudizio degli altri.  




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