Questo ponte del 25 Aprile l'ho trascorso in Liguria, tra Monterosso e Genova, inseguendo un po' di pace e rilassamento, trovando perlopiù, inutile a dirsi, l'ormai difficilmente evitabile caos turistico. Un turismo invadente e pervasivo, che lascia poco spazio al riposo e alla meditazione. 
Per visitare le 5 Terre era consigliato un trekking di un paio di giorni.
Avendo a disposizione l'arco di una giornata di sole ho dovuto limitare l'escursione a punta Mesco, concedendomi invece un giro in motonave tra le 4 affollatissime località: Monterosso, Vernazza, Manarola e Riomaggiore.
Ma mentre iniziavamo l'ascensione, sfogliando una raccolta di versi di Montale, dopo esser passati dalla sua villa di Monterosso...
EREMO DI SANT'ANTONIO
Ora sia il tuo passo
più cauto: a un tiro di sasso
di qui ti si prepara
una più rara scena.
La porta corrosa d'un tempietto
è rinchiusa per sempre.
Una grande luce è diffusa 
sull'erbosa soglia.
E qui dove peste umane 
non suoneranno, o fittizia doglia,
vigila steso al suolo un magro cane.
Mai più si muoverà
in quest'ora che s'indovina afosa.
Sopra il tetto s'affaccia
una nuvola grandiosa.
Eugenio Montale (da Ossi di seppia)
